mercoledì 3 marzo 2010

Patate OGM

La Ue ha autorizzato la coltivazione di una patata transgenica brevettata dal gruppo tedesco Basf, detta Amflora e destinata alla produzione di colle. I favorevoli a questa innovazione spiegano che in questo modo — come sempre con gli Ogm— si eviteranno una serie di procedure chimiche assai dannose. I contrari ribattono che dalla patata Basf si ricaverà, come residuo della lavorazione della colla, un amido che sarà poi utilizzato come mangime per gli animali. È falso quindi— dicono— che non entrerà alla fine nel nostro ciclo alimentare. E questo è grave perché la modificazione genetica apportata a questa patata la rende resistente ad alcuni antibiotici. Quindi, mangiandola attraverso la carne degli animali che se ne sono nutriti, non saremo più in grado di essere curati per certe malattie.
Il professor Da Fez del Cnr sostiene però che l’unico antibiotico a cui Amflora è resistente è la canamicina (o kanamicina), che ormai secondo lui non è presente in nessun farmaco. E poi i nostri batteri intestinali sarebbero, a suo dire, ormai resistenti per conto loro a questa kanamicina, come minimo una volta su due.
A chi credere? E CHI SE NE FREGA! IO NON LI VOGLIO E BASTA QUESTI RISCHI PER LA MIA SALUTE!!!!